Governo approva decreto sicurezza lavoro e nuove regole contratti a termine – Rassegna stampa 30 Ottobre 2025

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Punti chiave

  • Il 30 ottobre 2025 il Governo ha approvato un nuovo decreto sulla sicurezza sul lavoro con uno stanziamento di 900 milioni di euro, introducendo aggiornamenti alle regole sui contratti a termine.
  • La rassegna di oggi offre una panoramica chiara sulle ultime novità che riguardano lavoro, scadenze fiscali e diritti dei lavoratori.
  • Notizia principale: Approvato il decreto sicurezza sul lavoro con finanziamenti rilevanti e nuove regole operative.
  • Sono state introdotte nuove norme sui contratti a termine e sulle comunicazioni per lo smart working, con l’obiettivo di aumentare chiarezza e flessibilità nelle assunzioni.
  • Scadenza: Fino al 31 ottobre è possibile presentare domanda per l’indennità ISCRO, una misura di sostegno per autonomi in difficoltà.
  • Ridotta al 33% la seconda aliquota IRPEF per redditi fino a 200.000 euro, con impatto diretto su lavoratori e famiglie.

Introduzione

Il 30 ottobre 2025 il Governo ha approvato il nuovo decreto sicurezza lavoro, prevedendo uno stanziamento di 900 milioni di euro e aggiornando le norme sui contratti a termine per garantire maggiore sicurezza e flessibilità. La rassegna stampa di oggi chiarisce cosa cambia per lavoratori, famiglie e autonomi tra scadenze, smart working e novità fiscali.

Notizia principale: Decreto sicurezza lavoro approvato dal Parlamento

Il Parlamento ha approvato in via definitiva il decreto sicurezza sul lavoro con 305 voti favorevoli e 78 contrari. Il provvedimento, in attesa della firma del Presidente della Repubblica, introduce misure più stringenti per contrastare le morti sul lavoro e rafforzare i controlli nelle aziende.

Tra le principali novità vi è l’aumento delle sanzioni per le imprese che non rispettano le norme di sicurezza, con incrementi fino al 30% per le violazioni più gravi. Il decreto prevede anche l’assunzione di 1.500 nuovi ispettori del lavoro entro il 2026 e l’introduzione della patente a punti per le imprese edili.

Il Ministro del Lavoro ha definito il provvedimento come un passo importante per garantire maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro durante la conferenza stampa tenuta dopo l’approvazione. Le statistiche mostrano che nei primi nove mesi del 2025 si sono verificati 560 incidenti mortali sul lavoro, con un aumento del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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I sindacati hanno accolto positivamente l’approvazione del decreto, sottolineando la necessità di investire ancora di più nella formazione dei lavoratori. Confindustria ha espresso preoccupazione per il maggiore carico burocratico, pur condividendo l’obiettivo della riduzione degli incidenti sul lavoro.

In breve oggi: Novità contrattuali

Rinnovo CCNL metalmeccanici: accordo firmato

I rappresentanti di Federmeccanica, Assistal e delle principali sigle sindacali hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. L’accordo, che coinvolge circa 1,5 milioni di lavoratori, prevede un aumento medio di 200 euro mensili a regime e sarà valido fino al 31 dicembre 2028.

Il nuovo CCNL introduce anche miglioramenti nel welfare aziendale. Viene incrementato il contributo per la previdenza complementare a carico delle aziende dal 2% al 2,5% e viene estesa l’assistenza sanitaria integrativa anche ai familiari. Sono state inoltre ampliate le tutele per i lavoratori part-time e a tempo determinato.

Il segretario generale della FIOM-CGIL ha commentato che si tratta di un accordo equilibrato che tiene conto delle esigenze sia dei lavoratori sia delle imprese in una fase di trasformazione industriale. Le aziende applicheranno i nuovi minimi retributivi a partire da dicembre 2025, con gli arretrati che saranno erogati in due tranche entro marzo 2026.

Smart working: nuove linee guida per la Pubblica Amministrazione

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha pubblicato le nuove linee guida sullo smart working nella Pubblica Amministrazione. Il documento aggiorna la precedente normativa e introduce criteri uniformi per tutti gli enti pubblici, superando la frammentazione attuale.

Le amministrazioni pubbliche potranno consentire ai dipendenti fino a 10 giorni mensili di lavoro da remoto, previa stipula di accordi individuali che definiscono obiettivi e modalità di verifica dei risultati. Per alcune categorie, come i lavoratori fragili e i genitori con figli sotto i 12 anni, si potrà arrivare fino a 15 giorni mensili.

Il provvedimento stabilisce inoltre che almeno il 30% delle postazioni di lavoro dovrà essere progettato secondo criteri di desk sharing e con spazi flessibili condivisi. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dal 1 gennaio 2026, con un periodo transitorio di sei mesi per l’adeguamento organizzativo degli enti.

In breve oggi: Aggiornamenti fiscali

Concordato preventivo: adesioni aperte fino al 30 novembre

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato la proroga dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale. La nuova scadenza è fissata al 30 novembre 2025, offrendo un mese in più rispetto alla data originaria.

La misura riguarda partite IVA, professionisti e piccole imprese con ricavi fino a 5 milioni di euro. Coloro che aderiscono si impegnano a versare un’imposta predeterminata per i prossimi due anni fiscali, calcolata sui dati degli anni precedenti, in cambio di una significativa riduzione dei controlli fiscali.

Secondo il Ministero dell’Economia, sono già circa 650.000 i contribuenti che hanno aderito, pari al 18% dei potenziali beneficiari. L’obiettivo è raggiungere almeno 1,2 milioni di adesioni, per un gettito stimato di 2,5 miliardi di euro nel biennio 2026-2027.

Credito d’imposta formazione 4.0: nuovi criteri di accesso

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto che ridefinisce i criteri di accesso al credito d’imposta per la formazione 4.0. La versione aggiornata incentiva le competenze digitali avanzate e le tecnologie emergenti.

Il beneficio fiscale può arrivare fino al 50% delle spese ammissibili per le piccole imprese, con un tetto di 300.000 euro all’anno. Per le medie imprese l’aliquota è al 40%, mentre per le grandi imprese si attesta al 30%. Tra le novità vi è l’inclusione delle spese per formazione su intelligenza artificiale, cybersecurity e analisi dei big data.

Per ottenere l’agevolazione, le imprese dovranno presentare un piano formativo dettagliato certificato da un ente accreditato. Le domande potranno essere inviate a partire dal 15 gennaio 2026 tramite la piattaforma digitale del Ministero, fino a esaurimento delle risorse stanziate (300 milioni di euro).

Cosa tenere d’occhio: Date e scadenze

  • 15 novembre 2025: Entrata in vigore delle nuove disposizioni del decreto sicurezza lavoro
  • 20 novembre 2025: Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento attuativo per la patente a punti nelle imprese edili
  • 25 novembre 2025: Apertura del tavolo tecnico tra Ministero del Lavoro e parti sociali per definire il piano nazionale di prevenzione degli infortuni 2026-2028
  • 30 novembre 2025: Termine ultimo per l’adesione al concordato preventivo biennale
  • 10 dicembre 2025: Presentazione del piano assunzioni per i nuovi ispettori del lavoro
  • 15 dicembre 2025: Avvio delle consultazioni per la riforma degli ammortizzatori sociali

Conclusione

L’approvazione definitiva delle recenti riforme rappresenta un cambiamento significativo per la sicurezza sul lavoro e per l’applicazione delle nuove regole contrattuali, facilitando la comprensione degli aggiornamenti della normativa sul lavoro anche per chi non è del settore. Queste misure influenzano sia lavoratori sia imprese e puntano a rendere il sistema più chiaro ed equo. Da tenere d’occhio: le principali scadenze di novembre e dicembre relative a controlli, assunzioni e nuovi incentivi.

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