Corte Costituzionale elimina tetto indennizzo licenziamenti e proroga contratti a termine – Rassegna stampa 13 Settembre 2025

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Punti chiave

  • La Corte Costituzionale elimina il limite al risarcimento per licenziamenti illegittimi previsto dalla legge, incidendo sulle tutele dei lavoratori.
  • Prorogati fino al 2026 i contratti a termine oltre 12 mesi, offrendo maggior flessibilità a imprese e dipendenti.
  • L’Unione Europea conferma il divieto di discriminazione per motivi religiosi e di orientamento sessuale nei luoghi di lavoro.
  • Il costo del lavoro in Italia è aumentato del 3,6% nel secondo trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo dati ufficiali.
  • Queste novità rappresentano alcuni dei cambiamenti più rilevanti tra gli aggiornamenti sul diritto del lavoro italiano di quest’anno.

Introduzione

Nella rassegna stampa del 13 settembre 2025, la Corte Costituzionale ha eliminato il tetto di sei mensilità per l’indennizzo nei licenziamenti illegittimi. È un’importante svolta negli aggiornamenti sul diritto del lavoro italiano. A ciò si aggiungono la proroga dei contratti a termine oltre 12 mesi fino al 2026 e altri sviluppi di rilievo per lavoratori e imprese.

Notizia principale

Sentenza della Corte Costituzionale sui contratti a termine

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che consentiva il rinnovo dei contratti a termine senza causale oltre i 12 mesi. Questa decisione rafforza le tutele dei lavoratori precari, imponendo la necessità di una motivazione precisa per ogni rinnovo.

Secondo quanto evidenziato dalla Corte, la normativa introdotta nel 2018 aveva reso più flessibili i rinnovi contrattuali. Tuttavia, non garantiva un equilibrio adeguato tra flessibilità aziendale e stabilità dell’occupazione.

Impatti pratici

A seguito della sentenza, le aziende dovranno giustificare ogni proroga contrattuale con ragioni tecniche, organizzative o produttive specifiche. Il Ministero del Lavoro ha annunciato la prossima pubblicazione di linee guida operative, prevista entro 30 giorni.

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In breve oggi

Costo del lavoro 2025

Secondo l’INPS, le nuove aliquote contributive per il 2025 prevedono un aumento medio dell’1,2% degli oneri a carico delle imprese. Questa variazione è destinata a sostenere misure di welfare.

Direttiva UE sul lavoro agile

Il Parlamento Europeo ha approvato nuove norme sul diritto alla disconnessione per i lavoratori in smart working. Gli Stati membri avranno 24 mesi per recepire la normativa nei rispettivi ordinamenti nazionali.

Mercati in sintesi

Reazioni alla sentenza

Dopo la decisione della Corte Costituzionale, il settore delle agenzie per il lavoro ha registrato flessioni in Borsa. Nella seduta odierna, l’indice settoriale ha segnato un -2,3%.

Cosa tenere d’occhio

  • 15 ottobre 2025: Termine per l’adeguamento dei contratti esistenti.
  • 30 settembre 2025: Pubblicazione delle linee guida ministeriali.
  • 1 gennaio 2025: Entrata in vigore delle nuove aliquote INPS.

Conclusione

La pronuncia della Corte Costituzionale introduce un cambiamento significativo nella disciplina dei contratti a termine e nelle tutele contro i licenziamenti illegittimi. Questi sviluppi avranno riflessi diretti su lavoratori e datori di lavoro nei prossimi mesi. Da monitorare: la pubblicazione delle linee guida ministeriali il 30 settembre e l’adeguamento dei contratti entro il 15 ottobre 2025.

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