Punti chiave
- La Corte Costituzionale ha eliminato il limite di sei mensilità nei risarcimenti per licenziamento illegittimo: un cambiamento importante nelle tutele dei lavoratori.
- Il Governo ha introdotto nuove regole per l’impiego dei lavoratori extra-UE, con impatti diretti su diritti e procedure.
- Tre proposte di legge mirano a riformare gli ordinamenti professionali, con possibili effetti sull’accesso e sul riconoscimento dei titoli.
- La Corte di Giustizia dell’UE ha riconosciuto maggiori tutele ai lavoratori che acquisiscono una disabilità dopo l’assunzione.
- Gli aggiornamenti del diritto del lavoro italiano mettono in evidenza una maggiore attenzione ai casi concreti e a nuove modalità di tutela.
- Le novità di oggi sono utili per capire meglio i propri diritti nella vita quotidiana.
Introduzione
Il 12 settembre 2025 si apre con una novità centrale per il diritto del lavoro. La Corte Costituzionale ha eliminato il tetto di sei mensilità nei risarcimenti per i licenziamenti senza giusta causa, segnando un passaggio importante negli aggiornamenti in materia di lavoro. In parallelo, il Governo ha approvato nuove regole per i lavoratori extra-UE, in un quadro di evoluzione delle tutele lavorative.
Notizia principale
Sentenza Corte Costituzionale sul licenziamento
La Corte Costituzionale ha stabilito che il periodo di preavviso nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo è un diritto garantito dalla Costituzione. La sentenza modifica l’interpretazione dell’articolo 2118 del Codice Civile.
Il collegio ha sottolineato che negare il preavviso viola i principi di tutela del lavoro previsti dagli articoli 4 e 35 della Costituzione. Secondo la Consulta, l’indennità sostitutiva non può essere considerata automaticamente equivalente al preavviso lavorato.
Le aziende saranno quindi obbligate a rivedere le proprie procedure di licenziamento, assicurando il rispetto effettivo del periodo di preavviso. I datori di lavoro dovranno documentare le specifiche ragioni che rendano impossibile il preavviso lavorato.
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In questo scenario risulta sempre più importante conoscere cosa fare in caso di licenziamento illegittimo e quali strumenti di tutela siano effettivamente previsti dall’ordinamento.
In breve oggi
Novità legislative
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto sullo smart working, introducendo criteri più flessibili per gli accordi individuali. La normativa prevede una semplificazione delle comunicazioni obbligatorie e nuove tutele per i lavoratori fragili.
Nel rinnovo del CCNL Metalmeccanici sono previste importanti novità sulla formazione professionale. Le parti sociali hanno concordato un monte ore annuale destinato all’aggiornamento tecnologico, con particolare attenzione alle competenze digitali.
La chiarezza circa diritti e contratto nello smart working diventa fondamentale alla luce delle nuove disposizioni.
Cosa tenere d’occhio
- 20 settembre: Entrata in vigore del nuovo decreto sullo smart working
- 25 settembre: Termine per l’adeguamento dei contratti individuali alle nuove disposizioni
- 30 settembre: Scadenza per la presentazione delle osservazioni delle parti sociali
- 5 ottobre: Convegno nazionale sul futuro del lavoro agile presso il Ministero del Lavoro
È opportuno tenere presente anche i requisiti e le condizioni per la disoccupazione NASpI in caso di modifiche contrattuali o cessazione del rapporto di lavoro.
Conclusione
La decisione della Corte Costituzionale rappresenta una svolta per i diritti dei lavoratori. Obbliga le aziende a modificare le procedure di licenziamento e rafforza le tutele nel mondo del lavoro. Le nuove regole su smart working e contratti, unite al focus sulla formazione, delineano cambiamenti concreti nel mondo del lavoro.
Cosa tenere d’occhio: dal 20 settembre prende il via il nuovo decreto sullo smart working, con ulteriori scadenze operative fino a inizio ottobre.
Per maggiori dettagli sulle tutele possibili, consulta la guida su come impugnare un licenziamento ingiusto.





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