Punti chiave
- Seconda fase dal 2025: La sperimentazione nazionale della riforma disabilità inizierà ufficialmente a settembre 2025.
- Valutazioni più veloci: La digitalizzazione delle procedure potrebbe ridurre in modo significativo i tempi di risposta per il riconoscimento dell’invalidità.
- Meno burocrazia: La nuova procedura mira a semplificare la documentazione e a ridurre passaggi superflui per i cittadini.
- Nuovi criteri di valutazione: I parametri per l’accertamento dell’invalidità cambiano, con maggiore attenzione al contesto personale e sociale.
- Prossimi aggiornamenti da INPS: Nei prossimi mesi sono previste ulteriori comunicazioni operative che chiariranno modalità di accesso e dettagli pratici.
Introduzione
INPS ha comunicato che la seconda fase sperimentale della riforma disabilità partirà in tutta Italia a settembre 2025. L’obiettivo è rendere il riconoscimento dell’invalidità civile più veloce e semplice tramite la digitalizzazione delle procedure. La misura punta a ridurre la burocrazia e a facilitare l’accesso per chi necessita di supporto.
Che cosa cambia con la seconda fase della riforma disabilità
INPS ha indicato che dal 30 settembre 2025 la seconda fase della riforma disabilità sarà estesa a livello nazionale. Il nuovo sistema introduce un approccio multidimensionale alla valutazione della disabilità. Si va oltre il solo criterio medico.
La riforma introduce criteri che integrano sia gli aspetti sanitari sia quelli socio-ambientali della persona. Questa impostazione segue le linee guida internazionali più recenti sulla classificazione della disabilità.
I cittadini potranno presentare una documentazione più snella, con meno certificazioni richieste. Tutti i documenti saranno integrati in un fascicolo elettronico unificato, accessibile agli enti coinvolti.
Un passo avanti. Sempre.
Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere
aggiornamenti mirati, notizie selezionate e contenuti che fanno davvero la differenza.
Zero distrazioni, solo ciò che conta.
Entra nel Canale
Tempi più rapidi e meno burocrazia
Il nuovo sistema di accertamento digitale INPS prevede una significativa riduzione dei tempi di attesa grazie all’automazione delle procedure. Secondo l’istituto, si prevede una diminuzione media del 40% nella durata dell’iter valutativo.
La piattaforma digitale favorirà lo scambio immediato di informazioni tra le commissioni mediche e gli altri enti. Questo sistema elimina la necessità di presentare la stessa documentazione più volte.
La procedura semplificata permette anche di monitorare online, in tempo reale, lo stato della propria pratica. Gli utenti riceveranno notifiche automatiche sull’avanzamento delle richieste tramite l’app INPS.
Nuovo processo di valutazione
Il processo di valutazione sarà basato su una griglia di indicatori standardizzati che considerano diversi aspetti della vita quotidiana. Le commissioni mediche utilizzeranno strumenti aggiornati e allineati agli standard internazionali.
Le visite mediche comprenderanno una valutazione complessiva delle capacità funzionali della persona nel suo ambiente di vita. Questo permette di identificare con maggiore precisione i supporti necessari.
Il personale delle commissioni riceverà una formazione dedicata al nuovo sistema. INPS ha predisposto un programma specifico di aggiornamento per garantire criteri omogenei su tutto il territorio nazionale.
Implementazione graduale sul territorio
La fase sperimentale verrà attuata attraverso un piano di roll-out progressivo nelle diverse regioni. INPS ha stabilito un calendario che parte dalle regioni pilota, per poi estendere la riforma in tutta Italia.
Le strutture territoriali saranno supportate tramite assistenza tecnica e formazione continua durante la transizione. Un team di esperti INPS affiancherà le commissioni locali nelle prime fasi operative.
Il monitoraggio costante permetterà di affrontare eventuali criticità tempestivamente. INPS ha istituito un sistema di feedback che coinvolge operatori e utenti.
Conclusione
L’estensione nazionale della riforma disabilità INPS propone una valutazione più centrata sulle esigenze delle persone. I percorsi saranno digitali e semplificati, con risposte più rapide. Il sistema mira a uniformare le prassi e a valorizzare gli aspetti concreti della vita quotidiana.
Cosa tenere d’occhio: la seconda fase partirà ufficialmente il 30 settembre 2025, con attivazione progressiva nelle varie regioni.





Lascia un commento