Punti chiave
- Scadenza fissata al 19 settembre: L’INPS richiede l’aggiornamento di alcuni documenti entro questa data per mantenere il diritto alla pensione.
- Rischio sospensione o revoca: Chi non rispetta i termini può vedere sospesa o revocata la pensione, almeno fino alla regolarizzazione.
- Documenti essenziali: Le verifiche riguardano spesso redditi, residenza o eventuali certificazioni aggiuntive.
- Comunicazioni ufficiali ai pensionati: L’INPS ha inviato avvisi tramite lettera o online. Chi non ha ricevuto alcuna comunicazione dovrebbe comunque controllare la propria posizione.
- Cosa fare subito: Verificare quali documenti sono necessari e consegnarli all’INPS, di persona o tramite i canali digitali, prima della scadenza.
- Possibili proroghe o eccezioni: Chi non riesce a rispettare i tempi può richiedere chiarimenti o assistenza, ma la regola generale resta la scadenza del 19 settembre.
Nel seguito, l’articolo approfondisce i dettagli operativi, i casi a maggior rischio e i modi per ricevere aiuto in caso di dubbi sulla propria pensione.
Introduzione
Chi riceve una pensione in Italia deve prestare attenzione: entro il 19 settembre è necessario inviare all’INPS i documenti richiesti per confermare il diritto alla prestazione. Il mancato rispetto della scadenza può portare alla sospensione o alla revoca della pensione, con possibili ripercussioni economiche e burocratiche. Di seguito, come capire quali documenti sono richiesti e i passi da compiere subito.
Scadenza INPS: Cosa cambia dal 19 settembre
L’INPS ha fissato il 19 settembre come termine ultimo per la presentazione dei documenti necessari alla verifica del diritto pensionistico. Questa scadenza interessa in particolare i beneficiari di prestazioni legate al reddito, invalidità civile e assegno sociale.
La verifica mira ad accertare la presenza dei requisiti che danno diritto al trattamento pensionistico. L’INPS ha dichiarato che il mancato invio della documentazione richiesta comporterà prima la sospensione e, successivamente, la possibile revoca del beneficio.
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I pensionati coinvolti hanno ricevuto una comunicazione specifica dall’INPS, sia tramite raccomandata sia con notifica sul portale MyINPS.
Chi deve presentare i documenti
Sono tenuti a presentare la documentazione i titolari di:
- Prestazioni collegate al reddito
- Pensioni di invalidità civile
- Assegno sociale
- Pensioni ai superstiti
Chi percepisce una pensione ordinaria di vecchiaia o anticipata, in genere, non è coinvolto da questa procedura, salvo casi particolari notificati direttamente dall’INPS.
Passi pratici: cosa fare subito
La prima cosa da fare è verificare se si è tra i destinatari della richiesta, controllando la propria posizione sul portale MyINPS o la corrispondenza ricevuta. In caso di dubbi, ci si può rivolgere a un CAF o a un Patronato per un controllo della propria situazione.
Per chiarimenti sui limiti di pignorabilità delle prestazioni pensione 2025, informazioni specifiche sono disponibili nelle guide INPS e presso i punti di assistenza.
Per inviare i documenti sono disponibili diversi canali:
- Portale MyINPS, accedendo con SPID, CIE o CNS
- Sportelli INPS territoriali (su appuntamento)
- CAF e Patronati autorizzati
- Raccomandata A/R (conservando la ricevuta di spedizione)
Documentazione necessaria
L’INPS chiede documenti diversi a seconda della prestazione. Per le prestazioni legate al reddito sono richieste:
- Certificazione dei redditi personali
- Documentazione patrimoniale aggiornata
- Eventuali certificati di esistenza in vita per i residenti all’estero
Per le prestazioni di invalidità, possono essere necessari:
- Certificazione medica aggiornata
- Documentazione che attesti il mantenimento dei requisiti sanitari
Per ulteriori informazioni sulle opzioni di sostegno, ti può interessare approfondire Carta Acquisti INPS e altre agevolazioni INPS.
Assistenza e supporto
In caso di difficoltà nella procedura, sono disponibili diversi canali di supporto. Il Contact Center INPS risponde al numero verde 803 164 (da rete fissa) o al 06 164 164 (da mobile).
Patronati e CAF offrono assistenza gratuita nella compilazione e nell’invio della documentazione. Si consiglia di fissare un appuntamento per tempo, considerando il possibile aumento delle richieste vicino alla scadenza.
Per chi avesse necessità di registrare correttamente il passaggio di titolarità o per approfondire aspetti legati alla successione, consulta anche la guida su successione legittima.
Conclusione
La scadenza INPS del 19 settembre è un passaggio fondamentale per chi riceve prestazioni legate a requisiti di reddito o invalidità. Non rispettare l’obbligo di invio della documentazione può portare a sospensione o revoca della pensione. Questo controllo periodico serve a mantenere aggiornati i diritti in relazione alle condizioni dei beneficiari. Cosa tenere d’occhio: la verifica verrà chiusa dopo il 19 settembre e i pensionati che non avranno presentato i documenti riceveranno eventuali comunicazioni dall’INPS in caso di sospensione.





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